Baffi del gatto vibrisse Maine Coon

I baffi del gatto: tutto quello che devi sapere

I baffi del gatto sono uno dei tratti distintivi di questi felini, e come molti amanti degli animali sapranno hanno un’importanza fondamentale nella comunicazione del gatto. Sono tante le cose che bisogna tenere in considerazione quando si parla dei baffi del micio: ecco tutto quello che chi ha un gatto in casa dovrebbe conoscere in merito ai deliziosi baffi del nostro amico a quattro zampe.



Come si chiamano i baffi del gatto?

I baffi del gatto non sono semplicemente ‘baffi’: nell’uomo e in altri animali non hanno una grande utilità, ma nel gatto servono per molteplici ragioni fondamentali anche e soprattutto in natura. Ad ogni modo, prendono il nome di vibrisse, che derivano dal latino ‘vibrare’.

Le vibrisse vengono anche definite ‘peli tattili’, e sono molto più spessi rispetto al manto del micio. Non si trovano soltanto a metà muso, ma spesso anche sulle sopracciglia e addirittura sugli arti anteriori – anche se in quest’ultimo caso è difficile vederli e distinguerli -. Riconoscere i movimenti delle vibrisse ed essere a conoscenza della loro utilità, aiuta molto nel rapporto con il gatto perché ci consente di decifrare alcuni suoi comportamenti.

Cosa sono e a cosa servono i baffi dei gatti?

I baffi del gatto, o vibrisse o peli tattili, sono all’apparenza peli come tutti gli altri ma hanno uno scopo diametralmente opposto rispetto a quello che viene attribuito ai peli del corpo. Difatti, mentre il manto del micio ha prevalentemente l’utilità di mantenere il calore, le vibrisse servono al gatto per il tatto (da cui il loro secondo nome, ‘peli tattili’). Il tatto del gatto, uno dei cinque sensi, si sviluppa interamente attorno ai baffi, che sono molto più importanti dei polpastrelli.

Le vibrisse non hanno nervi al loro interno e nemmeno vasi, ma un’elevata vascolarizzazione alla base (oltre che una fitta presenza di nervi). Questo aiuta a capire che se i baffi vengono tirati o strappati, cosa che naturalmente non deve essere mai fatta, il gatto prova dolore; se i baffi si spezzano, il micio non soffre in alcun modo.

Vibrisse gatto maine coon

Come abbiamo già avuto modo di vedere, la funzione dei baffi del gatto è quasi esclusivamente tattile – oltre all’utilità legata al linguaggio del corpo -. Per comprendere tutte le sfaccettature dell’uso delle vibrisse, ci basterà pensare che il gatto è un animale predatore e che per questo motivo ha un grande bisogno di vedere gli oggetti e gli animali a distanza.

vibrisse-gatto-maine-coonPer quanto riguarda invece la capacità di mettere a fuoco da vicino, il micio non è un esperto in questo perché in natura non gli sarebbe utile: qui entrano in gioco i peli tattili, che al minimo movimento (vento, animale che si avvicina, insetto) mandano l’impulso nervoso al cervello del gatto che saprà come agire di conseguenza.

Questo è uno dei motivi per i quali sembra che i nostri amici a quattro zampe siano in grado di percepire l’arrivo di un terremoto anche lieve prima di noi: un movimento del terreno che per un essere umano sarebbe impercettibile, viene percepito in modo significativo dalle vibrisse che lo ‘comunicano’ subito al gatto.

Da tenere a mente che tanto più i baffi sono lunghi, tanto più è efficace questa comunicazione del sistema nervoso: ecco per quale ragione è sempre fondamentale prestare una certa attenzione alle vibrisse. L’estremità dei baffi inoltre è dotata di un tipo di organo chiamato propriocettore, che aiuta il gatto a comprendere il tipo di superficie a cui si sta avvicinando o su cui si trova, e lo aiuta anche a determinata la distanza di uno specifico oggetto.

Doveroso inoltre parlare delle vibrisse presenti sugli arti anteriori: aiutano il micio nelle battute di caccia, e servono in particolar modo per far comprendere la distanza dalla preda e aiutare nella scelta del momento in cui passare all’attacco.

Baffi come parte del linguaggio del corpo dei gatti

I baffi del nostro gatto Maine Coon possono essere indicativi del suo stato d’animo, umore e della situazione che sta vivendo in un determinato momento. Possono essere molto utili per comprendere quali saranno le sue mosse successive e per capirlo in maniera più approfondita.

  • Se sono tesi e dritti, ai lati del muso, possono comunicare spavento, grande attenzione, tensione o semplicemente fastidio.
  • Quando sono abbassati e rilassati, il gatto è generalmente tranquillo e non ha motivi per prestare grande attenzione all’ambiente circostante.
  • Al contrario, quando i baffi sono rigidi e tesi in avanti, il gatto non è spaventato ma sta tenendo in considerazione la possibilità di passare all’attacco: questo tipo di atteggiamento, combinato ad altre espressioni del linguaggio del corpo, come la schiena curva, sta a significare aggressività e di conseguenza anche disagio.

Le vibrisse inoltre non servono solo per questo, ma soprattutto per comunicare con gli altri gatti – che ovviamente comprenderanno al volo questi segnali -.

I baffi del micio

I baffi del gatto ricrescono?

La risposta a questa domanda è semplice, se si tiene in considerazione che le vibrisse, per quanto fondamentali, sono peli come gli altri. Come il resto del manto, infatti, hanno un loro ciclo e il gatto può perderli spontaneamente, ma questi ultimi poi ricrescono senza alcun tipo di problema.

Ho trovato un baffo del mio gatto …

Le vibrisse, sia che vengano tagliate – cosa che non si dovrebbe mai fare se non ci sono validi motivi, perché equivale a togliere il tatto ad un essere umano -, sia che vengano meno, ricrescono sempre riportando il micio alla situazione precedente, che dunque non avrà problemi tattili. Sotto quest’aspetto è possibile stare tranquilli.

I baffi del gatto che si spezzano

Appurato che i baffi del gatto possono ricrescere senza problemi, avendo soltanto un po’ di pazienza, bisogna tenere in considerazione il periodo che intercorrerà tra quando i baffi si sono spezzati e quando saranno definitivamente ricresciuti.

Se i baffi del gatto si spezzano e non vengono strappati dalla radice, l’animale non proverà alcun dolore né c’è il rischio di sanguinamento, per i motivi che abbiamo visto sopra (al contrario della leggenda secondo la quale potrebbe esserci un’emorragia).

baffi vibrisse gatto Maine Coon

Allo stesso tempo, se i baffi del micio si spezzano, farà fatica a vedere le cose da vicino e di conseguenza avrà dei problemi di orientamento. Questo potrebbe far scaturire problemi di stress, che sono più frequenti di quanto non si pensi.

E’ per questo che bisogna evitare di spezzare le vibrisse per ragioni estetiche, perché possono causare problemi di questo genere, pur non essendoci un grave rischio immediato come quello del sanguinamento.
Se il gatto invece esce liberamente, corre il rischio di essere investito per via del mancato senso dell’orientamento.

Consigli utili

Ovviamente il consiglio più importante per quanto riguarda le vibrisse è quello di non tagliarle mai, soprattutto per ragioni estetiche, ma anche di prestare una grande attenzione a tutti gli atteggiamenti del micio, che riesce – come abbiamo visto – a comunicare molto attraverso le vibrisse.

Inoltre è necessario smentire che, tagliando i baffi del gatto, se lui uscirà tornerà sicuramente a casa: è assolutamente una leggenda, perché il gatto rischia di non tornare in ogni circostanza.

Sappiamo bene come sia particolarmente esigente il nostro gatto quando mangia… Un altro consiglio riguarda quindi le ciotole per il cibo: oltre a scegliere quelle in metallo o ceramica ed evitare la plastica, sono da preferire possibilmente quelle di diametro più largo proprio per non “infastidire” troppo i suoi baffoni durante l’abbuffata! 🙂

Prestiamo attenzione il più possibile alle vibrisse del micio e cerchiamo di notare sempre il suo linguaggio del corpo: questi sono indubbiamente i consigli più importanti.

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Photo Credit: flickr.com/mainecooncastle/

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