Come educare un gatto iperattivo

Come educare un gatto iperattivo

Possiamo educare un gatto quando è iperattivo? Vediamo come fare per non perderci d’animo e riuscire a convivere con serenità.



Sento dire spesso che i gatti siano animali tendenzialmente opportunisti, eccessivamente vivaci e per questo non adatti a una vita tranquilla in famiglia.
Si tratta sovente di luoghi comuni, che vengono in qualche modo tramandati da generazioni a generazioni, considerando il gatto come animale tendenzialmente selvaggio e pertanto non adatto alla vita in casa, perché proprio questa circostanza comporterebbe una sua totale (o parziale, ma comunque importante) inattività e quindi spingerebbe l’animale a fare dispetti, comportandosi quindi in maniera troppo vivace. Ma come possiamo educare un gatto iperattivo magari che morde o di notte è troppo vivace?


educare-un-gatto-iperattivoLa vivacità del gatto
è un fatto non esclusivo di tutti i gatti, né di tutte le razze: vi sono gatti più o meno attivi, mici che tendono a giocare molto con i loro amici umani, e mici che invece tendono a isolarsi, combinando qua e là piccoli disastri in casa.

L’iperattività non è una situazione comune, e se talvolta è sintomo di un carattere specifico del gatto, qualche altra volta può essere anche ammaestrata, e per farlo, è molto importante riconoscere il motivo scatenante e riuscire a individuare il modo per canalizzare le sue energie.

Teniamo presente che: un gatto, iperattivo o no, deve essere sempre rispettato, e semmai accompagnato dolcemente a cambiare i comportamenti che non consideriamo accettabili.

Poiché la natura di un animale non va contrastata, è anche importante saper accettare i suoi limiti, senza cercare a tutti i costi di stravolgere la sua vita e le sue abitudini.

Ricordiamoci quindi che prima ancora di pretendere il rispetto del nostro amico a quattro zampe, dobbiamo cercare di avvicinarci al suo modo di comportarsi, comprenderlo, rispettarlo, e canalizzare la sua energia eccessiva o la sua iperattività in qualcosa di meno dannoso che graffiare i nostri divani o strappare tutte le nostre tende.

Problema: come si comporta un gatto iperattivo?

Il comportamento del gatto iperattivo è molto più accentuato in alcune occasioni specifiche:

  • quando è trascurato a lungo tempo;
  • quando non riesce a comunicare (o a far capire) un problema esistente;
  • quando soffre la solitudine;
  • quando soffre di una patologia non ancora individuata;
  • quando è eccessivamente sotto pressione.

Uno dei casi più comuni è il seguente: sei appena rientrato a casa, magari dopo un’intera giornata passata a lavoro, e mentre vorresti cercare di rilassarti, goderti una buona cena, un bagno caldo e il tuo film preferito in TV prima di concederti tra le braccia di Morfeo, sei costretto ad assistere a uno spettacolo a dir poco disarmante.

La casa sottosopra, le tende spostate, a terra, o, peggio ancora, rovinate da qualche graffio, il barattolo dello zucchero riversato sul pavimento, il giornale del mattino (che non hai ancora potuto leggere) completamente strappato, e i brandelli sparsi ovunque. La ciotola dell’acqua vuota, l’acqua riversa per terra, impronte ovunque, divano graffiato, peluches presi a morsi o sparpagliati per la casa.

Sono solo alcuni dei comportamenti potenzialmente messi in atto da un gatto iperattivo, che tende, soprattutto quando il suo proprietario non è in casa, a distruggere tutto ciò che gli capita sotto zampa, creando così non solo guai materiali (ovvero problemi di disordine in casa), ma anche grane che riguardano il suo rapporto con il padrone, il cui primo pensiero e reazione sono di rimproverarlo aspramente.

L’obiettivo da perseguire: riportare la serenità in casa

In una situazione del genere, è molto facile abbattersi, specialmente se si torna stanchi dal lavoro e si vorrebbe solo riposare e godersi una casa pulita e in perfetto ordine, e un micio tranquillo e sereno.

Se ti rivedi nelle situazioni appena descritte, forse è il caso di soffermarti a leggere perché è arrivato il momento di porre fine a tutto questo, e di perseguire il prossimo obiettivo: riportare la serenità in casa e convivere serenamente con il tuo gatto.

Se riuscirai a perseguire questo obiettivo, non migliorerà solo l’aspetto della tua casa (che sarà, appunto, un’abitazione più pulita e più in ordine, e della quale non dovrai affatto vergognarti quando inviti i tuoi ospiti), ma anche il rapporto con il tuo micio, che diventerà più tranquillo, più sereno ed avvezzo alle coccole.

Non c’è niente di più piacevole di un gatto che ti accoglie, al tuo ritorno da una giornata estenuante fuori di casa, e che è pronto a rilassarsi e giocare con te.

Ma come si fa a realizzare questo obiettivo? 😕

Errori e soluzioni per riportare la tranquillità e l’armonia in casa con un gatto iperattivo

Prima di comprendere come fare per realizzare questo obiettivo, è necessario capire che vi sono degli errori comportamentali che noi tendiamo commettere, e che non fanno altro che rendere il nostro rapporto con il micio delicato e poco costruttivo.

Vediamo quindi cosa NON fare:

  • Non rimproverare il gatto. Oltre a creare una sorta di distacco da lui – che tenderà piano piano a perdere la fiducia in te – non farai altro che rendere inutile il rimprovero, poiché i gatti non hanno la memoria lunga, ed è inutile rimproverarli dopo molte ore dall’accaduto che ha scatenato la nostra rabbia. Il rimprovero è un comportamento molto comune, ma anche del tutto inutile: potrebbe essere utile solo se cogliessimo il micio nel momento esatto in cui sta combinando la marachella, ma anche in quel caso bisogna essere particolarmente delicati nei rimproveri, e soprattutto evitare le urla eccessive. Basta un secco “NO!”, ripetuto più volte, per ottenere un qualche risultato.
  • Non picchiare il gatto. Questo comportamento è ancora peggiore rispetto al primo. Picchiare il gatto non serve a nulla, se non a confonderlo e a incrinare i nostri rapporti con lui, e il nostro desiderio non è quello di avere un gatto impaurito ed eccessivamente spaventato, ma un gatto sereno, un micio che abbia la consapevolezza di potersi fidare del suo amico umano.
  • Non rincorrere il gatto. Sarebbe un comportamento inutile: infatti, il micio, proprio perché dotato di scarsa memoria, non riuscirebbe ad associare questo comportamento alla sua marachella, ma penserebbe che stiamo giocando con lui, e quindi tenderebbe a non prenderci sul serio.

gatto-iperattivoI comportamenti su cui ci siamo soffermati sono atteggiamenti piuttosto comuni (purtroppo) negli esseri umani.

Il micio, invece, deve essere consapevole di potersi fidare del suo amico umano, deve essere rispettato ed educato a rispettare.

Poiché l’addestramento di un gatto non è cosa facile, non possiamo pensare che il micio sia subito pronto a capire cosa vogliamo da lui e come ci aspettiamo che ci si comporti.

Più che puntare sul rimprovero o sulle botte (inutili e dannose), possiamo contare su alcuni rinforzi positivi che ci aiuteranno a instaurare con il nostro micio un rapporto più sereno e di conseguenza ci aiuteranno a farci amare e rispettare.

Soluzioni, vediamo cosa fare:

Abbiamo detto che l’addestramento del gatto non è una cosa semplice, richiede passione, pazienza, rispetto, e soprattutto chi ha un gatto deve partire dal presupposto che i gatti non sono come i cani: mentre questi ultimi tendono a riconoscere nel proprio padrone una figura di capobranco cui affidarsi, fidarsi e da rispettare, il gatto è sicuramente più autonomo e pensare di andare contro la sua natura è assolutamente sbagliato, oltre che controproducente.

Le forzature non ci porteranno da nessuna parte, ma renderanno ancora più difficile il nostro rapporto con il micio.

Allora, vediamo che soluzioni possiamo adottare per rendere la nostra casa più serena e il nostro rapporto con il gatto più armonioso e duraturo:

  • Puntare alle coccole. Uno dei comportamenti più comuni che tendiamo a ripetere ossessivamente con i nostri amici a quattro zampe è di lasciarli al loro destino, convinti che, poiché animali autonomi, siano del tutto indipendenti e non abbiano per nulla bisogno di noi. Niente di più sbagliato! L’interazione con il nostro amico a quattro zampe è fondamentale, non solo per il micio che, in questo modo, tenderà a tranquillizzarsi sapendo di poter contare su qualcuno che lo ama e che si prende volentieri cura di lui, ma anche per noi, che dalle fusa del nostro amico a quattro zampe possiamo ottenere enormi benefici (lo sapevi che il gatto aiuta ad abbassare la pressione sanguigna?).Quindi, anche se sei tornato da una giornata piena di problemi a lavoro, o particolarmente pesante, coccola il tuo gatto, rilassati insieme a lui e fa sì che questo diventi un rito da ripetere ogni sera: farà bene a te, e a lui!
  • Puntare all’interazione e al gioco. Un altro grande errore consiste nel pensare che i gatti possano giocare da soli e che non abbiano bisogno di nessuno per divertirsi. Beh, questo è in parte vero, ma se trascuriamo molto il nostro micio, tenderà sicuramente a cercare altri modi per divertirsi, che sono proprio quello che non vogliamo!Allora, dedichiamo ogni giorno almeno dieci minuti del nostro tempo all’interazione e al gioco: in commercio esistono tanti giochini che prevedono l’interazione tra umano e felino, e anche se non vogliamo andare a comprare dei giochi, ricordiamoci che il nostro micio si accontenta di poco. Spesso basta appallottolare un po’ di carta stagnola, per avere un simpaticissimo gioco da fare con il nostro amico!
  • Una casa a misura di gatto. Chi ha un micio sa molto bene che non è molto conveniente tenere molte suppellettili o troppi soprammobili, specialmente se questi sono molto delicati e tendono facilmente a rompersi. La cosa migliore da fare anche per evitare che il gatto vada alla ricerca di disastri da combinare, consiste nel creare un luogo che sia per lui sicuro e che gli permetta di giocare liberamente. Il punto è che molto spesso, i gatti che si sentono soli tendono a distrarsi a modo loro, mettendo in atto comportamenti che possono creare problemi alla casa ed anche a loro stessi.Avere una casa a misura di gatto significa prevenire i comportamenti disattesi dettati dalla noia e dallo stress: mettiamo a disposizione del nostro micio i suoi giocattoli preferiti, in modo che quando noi non siamo a casa, lui possa comunque continuare a sentirsi nel suo ambiente, possa giocare e distrarsi, canalizzando la sua energia nel gioco costruttivo, e non nel comportamento distruttivo che spesso è tipico dei gatti iperattivi. Non dimentichiamo di creare anche un angolino con le sue cose: le sue ciotole del cibo, i suoi giochini (palline, topolini, ecc.) e un tiragraffi, meglio ancora se vicino alla finestra, per consentirgli di guardare fuori e prendere il sole.

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  • Puntare al rinforzo positivo. Il rinforzo positivo è quel comportamento che ci permette di interagire con lui nella maniera più adatta: quando il micio ha un comportamento positivo, gioca in maniera corretta, e mette da parte quegli atteggiamenti fastidiosi e pericolosi, possiamo rinforzare questo comportamento e far sì che via via si vada abituando all’associazione del suo comportamento positivo con un premio che riceverà ogni volta che compie qualcosa che ci aspettiamo. Premiare il micio per i suoi comportamenti corretti è il modo giusto per aiutarlo a canalizzare le sue energie.
  • Prendersi cura della sua salute. I gatti sono molto “chiusi” di fronte al dolore, tendono a non lamentarsi anche quando sono allo stremo delle forze, e proprio questa loro chiusura non ci permette di capire sempre quali siano le loro condizioni di salute. Quando un gatto fa la pipì o defeca fuori dalla lettiera, non è detto che lo faccia per dispetto, anzi, non è mai così: molte volte lo fa perché vuole attirare l’attenzione per un disagio da lui provato (magari gli stiamo dando meno attenzioni del solito, oppure abbiamo spostato la sua lettiera dal luogo al quale era abituato), e molte altre volte si tratta di problemi di salute del gatto che bisogna approfondire. Una visita dal veterinario di fiducia è alla base della comprensione di molti di questi comportamenti, ma non dimentichiamo che, in generale, un gatto sano è un gatto sereno, molto più propenso alle coccole ed a mantenere dei comportamenti positivi. Pertanto, cerca di prenderti cura del tuo micio, con visite regolari dal veterinario, che stabilisca il suo stato di salute e sappia definire eventuali situazioni da tenere sotto controllo.
  • Prendersi cura della sua alimentazione. La salute non passa solo attraverso le visite regolari e preventive dal veterinario, ma anche attraverso una prevenzione adeguata, che va compiuta altresì con una giusta alimentazione. Un gatto grasso non è un gatto sano: occorre sempre puntare ad una dieta equilibrata e adatta al suo stile di vita, al suo peso, ai suoi gusti (sì, anche i gatti hanno delle preferenze in fatto di cibo!), ed alle reali necessità. Il cibo che diamo al nostro amico a quattro zampe deve essere sempre equilibrato e controllato, perché una buona alimentazione è alla base di un corpo sano, e di una serenità e prontezza nei movimenti e nel gioco.
  • Insegnare il comportamento adatto sin da quando sono piccoli. I micini hanno una maggiore tendenza all’apprendimento: un gatto adottato quando è già grande o quando ha già vissuto in un altro ambiente è sicuramente più difficile da addestrare, mentre con un cucciolo vi sono maggiori possibilità che sia maggiormente avvezzo alla comprensione e all’apprendimento. Se riusciamo a educare il nostro micio sin da quando è un cucciolo, abbiamo ottime probabilità che i suoi comportamenti rimangano sempre buoni e che non prendano delle cattive abitudini. Poiché ciò è difficile con un gatto anziano, in quel caso è anche possibile affidarsi agli integratori naturali, che ovviamente non sono dei rimedi farmacologici, ma ci aiutano a tenere sotto controllo le sue paure e gli atteggiamenti aggressivi.

In fine, ricordiamoci sempre che anche i gatti possono avere una brutta giornata: cerchiamo sempre di capirli, e preferiamo la comprensione alla violenza, perché alla lunga ci porterà i suoi frutti!

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Photo Credit: jorbasa markscott



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