Sai come addestrare un gatto al guinzaglio? Pensi sia impossibile?
Non è raro vedere un gatto Maine Coon a passeggio con il suo proprietario. È sorprendente vero? Ma come addestrare un gatto e abituarlo alla pettorina e al guinzaglio?
In precedenza abbiamo parlato degli errori da evitare per vivere bene con un gatto in casa. E se invece decidiamo di portare il nostro gattone all’aperto? Vediamo come farlo in tutta sicurezza.
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Tenere il gatto al guinzaglio è un ottimo modo per far uscire il micio all’aria fresca e concedergli un po’ di esercizio fisico mantenendolo al sicuro.
In realtà questo comportamento potrebbe essere abbastanza difficile da insegnare, tuttavia non tutti i gatti sono uguali e in mezzo a tanti mici “testardi” ci possono essere anche gatti molto propensi al guinzaglio e alle passeggiate.
Ne sono un esempio il Maine Coon ed il Sacro di Birmania, gatti particolarmente intelligenti e curiosi, che amano seguire ovunque il loro proprietario e per questo accettano anche molto volentieri di passeggiare con lui.
Addestrare un gatto al guinzaglio potrebbe sembrare un’impresa impossibile, ma non è così difficile. Tutto ciò che ti serve è un po’ di tempo, fatica e buona pazienza.
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Presta particolare attenzione a certi aspetti:
• È molto importante evitare il collare – che invece si usa per i cani – ed è meglio usare una pettorina, perché quest’ultima è molto più sicura ed eviteremo che il micio se la sfili nei momenti meno opportuni.
• Non si possono usare le stesse tecniche utilizzate per l’addestramento del cane, poiché i gatti non possono capire le correzioni negative o le punizioni.
• Ricordati sempre del rinforzo positivo e cioè premia sempre il tuo gatto quando compie un’azione desiderata: se si fa subito mettere la pettorina, ad esempio, non esitare a riempirlo di complimenti e coccole!
• Ricorda: mai portare fuori un gatto al guinzaglio se non sei certo delle sue reazioni, potrebbe essere un vero rischio.
Non credere che sia facile: potresti metterci molto tempo per insegnare al tuo gatto ad accettare la presenza del guinzaglio e della pettorina. Se vedi che non fa per lui non insistere. Possibilmente, un buon metodo per insegnare al gatto ad andare al guinzaglio è di cercare di abituarlo a tollerare la pettorina in giovane età.
L’obiettivo è di educare gradualmente il gatto a essere a proprio agio con l’imbragatura. Per aiutarti, potresti fargliela indossare mentre è rilassato o mentre lo stai coccolando e vedere come si comporta. Solo dopo qualche giorno aggiungi il guinzaglio e verifica con qualche piccola passeggiata in casa o in giardino come il micio reagisce a questo cambiamento.
Se il tuo gatto solitamente non vive all’esterno, questa fase è cruciale perché avrà bisogno di marcare il suo territorio. Lascialo muovere come desidera e assicurati sempre di non tirare il guinzaglio e di non compiere movimenti bruschi che potrebbero fargli male.
Se il risultato è positivo e noti che il gatto è piuttosto favorevole ad accettare la novità, allora potresti gradualmente avventurarti anche in passeggiate al guinzaglio più lunghe.
Fai sempre molta attenzione e prima di uscire assicurati che la pettorina sia ben allacciata. Scegli zone molto tranquille perché il gatto potrebbe spaventarsi facilmente e tentare la fuga. Non dimenticare inoltre di amministrare preventivamente un buon antiparassitario perché stando all’aperto e/o a contatto con altri animali il gatto può prendersi le pulci.
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E tu, porti abitualmente il tuo gattone al guinzaglio? Raccontaci le tue esperienze e sei hai altri consigli a riguardo scrivici il tuo commento 🙂
Salve vorrei fare una domanda, premetto che ho 2 Maine coon di nove mesi che non sono mai stati fuori, è da un po che penso di fargli fare la loro prima passeggiata, non vorrei che dopo ogni volta che si apre la porta scappino fuori, mi sarebbe utile sapere come comportarmi o comunque un po di informazioni. Grazie in anticipo
Ciao Sauro, sarà tutta questione di abitudine. Dipende molto da carattere e carattere del gatto, da come sono abituati fin da cuccioli e anche chiaramente dallo stato di sicurezza che si possiede esternamente.
I gatti Maine Coon si adattano bene alla vita in casa con i loro umani ma è ovvio che il gatto assaporata la libertà voglia uscire nuovamente. Direi che è naturale.
Tante persone hanno abituato i loro gatti all’uscita “programmata” che diventa un’abitudine costante. In questo modo il gatto è felice di poter fare il suo giretto (intesi spazi controllati e protetti) e poi altrettanto contento di vivere all’interno con la famiglia.
Non fregarlo pero! 😉
Ok grazie per l’informazione, valuterò se farli uscire oppure no.
Vorrei anche fare un’altra domanda, all’aria aperta e con il passare delle stagioni e ovviamente delle temperature avranno un maggior cambiamento di pelo? Grazie di nuovo per la disponibilità attendo una vostra risposta
Ciao Sauro la muta è correlata ai cambiamenti climatici, stando sempre in casa può essere più prolungata dato la temperatura pressoché sempre simile. Vivendo anche all’esterno è sottoposta alle temperature e seguirà il normale ciclo naturale.
Vivendo anche all’esterno il pelo sarà più folto?
Il pelo è molto importante per il gatto, è per lui anche una protezione dagli agenti atmosferici caldo/freddo.
La crescita e il benessere del mantello sono legate anche all’alimentazione del gatto (molto importante) e alle cure che gli dedichiamo, magari con una bella spazzolata 🙂
Grazie per la vostra disponibilità, terrò conto di tutto quello che mi avete detto. Buona serata
Grazie a te! Tienici informati. Un caro saluto.